mercoledì 13 gennaio 2010

I 10 FILM DEL DECENNIO SECONDO IL DIURNO - IL MIGLIOR FILM DEL DECENNIO


1. MYSTIC RIVER (Usa, 2003, Clint Eastwood)
2 Oscar 2004: Miglior attore protagonista (Sean Penn), Miglior attore non protagonista (Tim Robbins)

Il film sull'ineluttabilità del male. Direte voi: esiste già, sull'argomento, cotanta tragedia greca e non. Esattamente, ma non ancora esisteva una declinazione moderna tanto potente. Questo è il film del decennio, perché circa 7 anni fa Clint Eastwood ha ricordato a tutti che esiste il cinema classico. Fatto di attori, di emozioni, di dolori. Ha rimescolato tutte le carte. In tanti in questi anni hanno cercato di fare un film con le stesse tinte tragiche. Tutti buchi nell'acqua. Si è parlato tanto di "Match point" di Woody Allen. Secondo me un tentativo malriuscito di aggiornare la cinematografia del buon Woody allo stile eastwoodiano. Non si può fare.
Che dire del film. Inizia con una gioventù violata, finisce con una maturità colpevole. Una triste parabola, tanto struggente quanto verosimile.
Incredibili gli attori. A parte i premiati, esorbitanti le performances di Kevin Bacon e Marcia Gay Harden. Un cast in stato di grazia al servizio di una regia in stato di grazia.
Forse ci siamo saliti tutti quanti su quell'auto.

sabato 9 gennaio 2010

I 10 FILM DEL DECENNIO SECONDO IL DIURNO - TERZA PARTE -


TOP FOUR: CLINT EASTWOOD. Semplicemente perché, secondo me, Clint Eastwood è stato il regista che con maggiore continuità ha segnato l'ultimo decennio.

4. MILLION DOLLAR BABY (Usa, 2004, Clint Eastwood)
4 Oscar 2005: Miglior film, migliore regia, miglior attrice protagonista (Hillary Swank), miglior attore non protagonista (Morgan Freeman)
Un film sul rapporto tra un padre e una figlia. Non un film sull'eutanasia. Quest'ultima è stato solo l'ultimo, sofferto, struggente atto d'amore di un genitore. Eastwood non era padre della Swank nel film? E che c'entra. Guardiamo la sostanza, non la forma. E' stato il consiglio di Clint. Un film bellissimo. Avvincente nella prima parte, doloroso nella seconda. Giusta messe di Oscar, lo avrebbe meritato anche la sceneggiatura di Paul Haggis. Ma vinse Sideways, giusto così.

3. LETTERS FROM IWO JIMA (Usa/Giappone, 2006, Clint Eastwood)
Oscar 2007: miglior montaggio sonoro
14 Marzo 2007. Sono seduto sulla mia poltroncina comoda del cinema Odeon di Bologna, via Mascarella. In solitudine, come si conviene a una visione sofferta. Capolavoro. Eastwood racconta il dramma di poveri uomini, comuni. Giapponesi costretti ad andare a morire per una causa già persa. La partecipazione e la profondità del regista lasciano senza parole. Immenso Ken Watanabe, che dà al generale Tadamichi Kuribayashi un carisma d'altri tempi. La Guerra fa male a tutti, la guerra è il demone al quale tutti vogliono sfuggire. Lo vuole il soldato panettiere, che ha promesso di tornare alla figlia ancora nel grembo della moglie. Idem per il soldato americano, che catturato dai giapponesi confessa di voler rivedere sua madre. Giusta e intelligente la scelta di mantenerlo in lingua originale coi sottotitoli. Lo scandalo è che questo film non lo ha visto nessuno. Italiani, SVEGLIA!

2. GRAN TORINO (Usa, 2008, Clint Eastwood)
Ho già scritto di questo film su questo blog. Cosa aggiungere. Può l'odio trasformarsi in qualcosa di positivo? L'amicizia può avere anche la funzione di cambiare il caratteraccio di un veterano della guerra di Corea, indurito da figli irriconoscenti e da pregiudizi sbagliati? Sarà probabilmente l'ultimo film da attore di Clint. GRAZIE. Indimenticabili il finale, la lettura del testamento di Walt Kowalski e la Gran Torino guidata da Thao sulle note del bellissimo tema di Jamie Cullum.

mercoledì 6 gennaio 2010

I 10 FILM DEL DECENNIO SECONDO IL DIURNO - SECONDA PARTE -


7. EASTERN PROMISES (La Promessa dell'Assassino, Usa/Uk/Canada, 2007, David Cronenberg)
Se avessi dovuto stilare la top 10 degli anni 80, non avrei avuto problemi a inserire un paio di film del Maestro. Ma il fatto che riesca lo stesso a farlo, 20 anni dopo, dimostra la grandezza di questo cineasta unico nel suo genere. Il film è crudo, lirico, recitato divinamente, epico. Memorabili la shkodka, ovvero la cerimonia di iniziazione di Viggo Mortensen al codice Vor della mafia russa, e la già famosa colluttazione nella sauna in cui lo stesso Mortensen combatte nudo come mamma l'ha fatto.
Cronenberg, contravvenendo ai suoi costumi soliti, ha già annunciato che girerà il seguito.
L'attesa è snervante.

6. SPIDERMAN 2 (Usa, 2004, Sam Raimi)
Oscar 2005 Migliori effetti speciali

La più grande storia d'amore del decennio. Peter Parker e Mary Jane Watson. Più che nel fumetto, se possibile, i due protagonisti danno vita a un rincorrersi a tratti comico, a tratti struggente. Come il malinconico sguardo di Mj sul quale Raimi chiude il film. Peccato che nel terzo capitolo tutto andrà a puttane. Ma è bello pensare a Spiderman 2 come a un film autonomo. La sceneggiatura di Alvin Sargent è perfetta, Doc Ock non fa una piega, tutti i personaggi di contorno sono azzeccati, il tema musicale di Elfman è più incalzante che mai e riporta al "Descent into mistery" di batmaniana memoria.
Film sottovalutato dal pubblico (forse troppo complicato per lo spettatore da cinepanettone), ma giustamente lodato dalla critica. Il tanto auspicato incontro tra blockbuster e cinema d'autore? No, ho sempre pensato che "Spiderman 2" sapesse rappresentare qualcosa di più.

5. SIDEWAYS (Usa, 2004, Alexander Payne)
Oscar 2005 Miglior sceneggiatura non originale

Continuo a pensare che questo film possegga i dialoghi più brillanti degli ultimi 20 anni. Ricordo la sera che lo vidi al cinema, circa 5 anni fa, a Bologna, il cinema probabilmente era il Nosadella. Rimasi affascinato da una storia tanto semplice quanto avvincente. Miles o Jack? Il vino è solo un pretesto per raccontare l'umanità, l'amicizia virile, le scelte, l'importanza degli affetti più veri, la precarietà del carpe diem. Strano che il bravo Alexander Payne sia pressocchè fermo a livello cinematografico. Oscar a Paul Giamatti? Forse Miles non avrebbe approvato.

martedì 5 gennaio 2010

I 10 FILM DEL DECENNIO SECONDO IL DIURNO - PRIMA PARTE -


10. KILL BILL VOL.2 (Usa, 2004, Quentin Tarantino) Il merito di questo film sta in due aspetti.
Il primo: spiazza completamente ogni previsione su come poteva essere, dopo la fine del Vol.1. Sono due film diversi, per linguaggio e ritmo. Eppure sono gemelli, perché NIENTE di ciò che era rimasto oscuro nel primo capitolo non viene spiegato.
Il secondo: regala al Mondo una Uma Thurman alle soglie della perfezione recitativa.
Geniale il dialogo iniziale ai 2 Pini tra la Sposa e Bill, per pathos e tensione accumulata. Memorabile il pianto finale di Beatrix Kiddo: ognuno di noi avrebbe voluto piangere assieme a lei.

9. BIG FISH (Usa, 2003, Tim Burton)

Questo film è semplicemente, si fa per dire, la summa di tutta la poetica burtoniana. Il doppio, il sogno, la parola, la favola, il circo, il rapporto padre-figlio, i freak, il destino. Non manca nessuno. Nemmeno la colonna sonora di Danny Elfman.
Burton probabilmente raggiunse il suo apice con "Edward scissorhands". Ma questo film chiude un lungo filone che, ahinoi, rimarrà forse isolato. Quello nuovo si è già aperto con gli effetti speciali (Willy Wonka, Alice is coming). Io preferisco il classico racconto burtoniano.

8.IL LABIRINTO DEL FAUNO (Messico/Spagna/Usa, 2006, Guillermo Del Toro)
3 Premi Oscar 2007: miglior scenografia, miglior fotografia, miglior trucco.
Un film che hanno visto in pochi, purtroppo. Violentissimo per scelta, sviluppa uno dei temi cari a Del Toro: la purezza dell'infanzia (da Del Toro sullo stesso argomento Mimic, Cronos e La Spina del Diavolo). Lo fa in maniera fantastica, scoprendo la bravissima Ivana Baquero. La fotografia di Guillermo Navarro, premiata con l'Oscar, varrebbe da sola il prezzo del biglietto.
E non oso immaginare cosa potrebbe fare, il bravo fotografo messicano, con la visualizzazione del prossimo "Lo Hobbit".....