martedì 2 febbraio 2010

AVATAR, QUANDO L'EPICA SOMMERGE IL Déjà VU


"Non andare a vedere Avatar, è un misto tra Pocahontas, Terminator e Balla coi lupi". "Niente di che Pà, un incrocio tra Matrix e Guerre Stellari". "Guarda, anche un po' Robocop".
Ero terrorizzato prima di vedere Avatar. Ero sconcertato da due fattori: il primo, le recensioni sul kolossal, un spaccio incontrollato di cattivi presagi. Il secondo, l'improvvisa cinefilia delle persone (tranne alcune di mia conoscenza, davvero competenti), capaci di risvegliarsi dal torpore dei 4/5 film all'anno per ergersi a censori del buon Cameron (nella foto con Sam Worthington).
Visto Avatar, scoperto il delirio. Il film, in sè, è un meraviglioso racconto epico degno del miglior Wilbur Smith, per dirne uno. Una storia semplice semplice che si fa bere che è una meraviglia. Avvincente come un cartone animato giapponese degli anni '80. Il rimando ai sogni d'infanzia è riuscitissimo, io mi sono ritrovato catapultato a 20 anni fa.
Poi c'è il discorso dei rimandi. Immancabili. Tutti i film citati nell'intro di questo post, ci sono tutti. Tranne forse Robocop: il buon agente Murphy, poverino, aveva ben altri cazzi da risolvere. Ma quale film non li ha, i benedetti rimandi?
Salviamo Avatar, per piacere. Non per il gigantismo dell'operazione. Non per gli attori, normali. Non per la regia, di mestiere.
Ma per la potenza della narrazione. Semplice, eppure potente. La favola prima di andare a dormire. Un sonno conciliante e il sorriso sulle labbra di chi si è immedesimato.
Forse, però, il pubblico italiano ha dimenticato queste perle nel cassetto. Specie se piglia il bisturi e cerca ferite che non ci sono.
Il problema? I telefilm tanto in voga nel nuovo delirante millennio.
Si pretendono trame contorte per poi dire: "Che figata, ho capito tutto!".
Purtroppo il cinema è soprattutto altro. E' magia, è sogno, è suono e visione.
Il maledetto telecomando bisognerebbe distruggerlo per sempre.

1 commento:

Unknown ha detto...

Spero di essere nel range di cinefili competenti perché anch'io ti dissi che era un mix tra Pocahontas e Terminator

Robbie Williams